S.F.H.O.T. { School For Heroes Of Tomorrow

Risveglio, 25 Agosto, mattina

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Ishi-kun
view post Posted on 3/4/2013, 22:10




Michael Howe

Gli occhi di Michael si aprirono intorno alle otto di mattina.
Il ragazzo era stanchissimo. Non aveva dormito molto, si era addormentato in tarda notte.
Continuava a ripensare a quello che aveva scoperto. Forse suo padre era vivo. Le immagini brutali riaffioravano nella sua memoria, ma la cosa che Michael temeva di più era il fatto che suo padre potesse essere la causa di tutto ciò, magari anche dell'origine dei suoi poteri.
Proprio non riusciva a capire come mai avesse dimenticato di prendere il suo siero, ed ogni volta che ci ripensava gli faceva male la testa.
Erano passate poche ore da quando si era risvegliato nella sua nuova stanza, e dalla discussione avuta con il preside della scuola in cui ora si trovava e di cui aveva scoperto essere diventato uno studente. Ancora non sapeva come avessero fatto a trovarlo, proprio in quel momento, salvandogli la vita, ma gli era grato. Quell'uomo (il preside), gli aveva comunicato tutto quello che doveva sapere sulla struttura, sulle lezioni, sui compagni... tutto.
Ci ripensava guardandosi intorno ancora un po' spaesato, erano successe troppe cose, non riusciva a dormire e aveva fame.
 
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ZerRoh
view post Posted on 3/4/2013, 23:10




Zer quella mattina si era svegliato presto, solitamente era una cosa normale per lui, ma quella notte non aveva dormito bene. Nella scuola c'era stato movimento e, abituato alla calma, la cosa lo aveva un po' turbato. Si era svegliato che già rifletteva su cosa poteva essere successo. E alla fine l'unica e realistica soluzione fu "nuovi studenti".
Era un po' spaventato da tutto questo. Si stava abituando a vivere in solitudine e questo cambiamento, che in verità desiderava, lo aveva sorpreso e scosso.
Ma sicuramente la curiosità era di più della paura. Così Zer, dopo aver indossato i primi indumenti capitatigli a tiro - un paio di bermuda blu scuri, una t-shirt bianca, le scarpe ovviamente e la sua mascherina da softair con cui spesso, addirittura, dormiva - uscì dalla stanza. In verità gli ci vollero almeno cinque minuti solo per aprire la porta, timoroso che una delle sue altre supposizioni, che non comprendesse i nuovi studenti, fosse vera. Data un'occhiata a destra e a sinistra e dopo essere certo che fosse veramente tutto okay, uscì nel corridoio, richiudendosi la porta della sua stanza alle spalle, senza distogliere lo sguardo. Era ancora tutto normale. Girò alla sua destra posizionandosi davanti alla porta proprio di fianco alla sua, quella da cui aveva sentito provenire tutto quel vociare. La osservò per qualche minuto, appurando che era proprio identica alla sua, per poi domandarsi se non sarebbe stato divorato da qualche bestiaccia terrestre di cui ancora non ne conosceva l'esistenza.
Finalmente bussò, dopo aver raccolto una buona dose di coraggio. Anche adesso tutto sembrava normale.
 
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Ishi-kun
view post Posted on 7/4/2013, 14:33




Michael arrivò alla porta dopo una manciata di secondi. Gli piaceva fare tutto il più velocemente possibile, ma quella mattina si sentiva stanco e ci mise un pò ad alzarsi e ad avviarsi verso la porta. Desiderava conforto e soprattutto sperava di poter parlare con qualcuno (cosa che non aveva mai pensato). Si fermò davanti alla porta, accorgendosi di avere un pigiama abbastanza imbarazzante. Sentì bussare un'altra volta, così aprì la porta, ma lasciando intravedere il meno possibile. Osservò il ragazzo che aveva di fronte, e si accorse che già si era vestito per la giornata; gli dava fastidio stare in pigiama quando gli altri si erano già vestiti. cosi chiese un pò di tempo al ragazzo che aveva di fronte. richiuse la porta e si percipitò sulla valigia (tra l'altro non sapeva nemmeno chi gliel'avesse preparata). Prese al volo uno jeans grigio e una maglietta azzurra, se li infilò in fretta e partì verso la porta, aprendola in un attimo. Stavolta, senza accorgersene, la spalancò e si ritrovò faccia a faccia con il ragazzo. Michael si sentiva leggermente in imbarazzo.
 
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ZerRoh
view post Posted on 7/4/2013, 21:34




Non si era fatto un'idea di chi ci fosse dall'altra parte della porta. Bé in verità si era fatto un sacco di idee su mostri e creature di dubbia entità, ma non aveva pensato seriamente a chi si sarebbe trovato davanti una volta aperta la porta. E quando accadde, anche se per pochi secondi, rimase un po' perplesso. Forse proprio perché aveva pensato così tanto a creature mostruose che trovarsi davanti un ragazzino dall'aria così comune, lo spiazzava. Senza contare che ancora non si era abiutato a riconoscere gli esseri umani, ne aveva visti pochi, ed esclusa la sua famiglia, di sfuggita. Sicuramente ad averlo colpito era anche il fatto che avesse i capelli scuri, e non chiari come gli abitanti del suo Pianeta. Era la prima volta che vedeva dei capelli così neri da vicino.
Quando il compagno riaprì la porta, poté finalmente vederlo per intero. Gli occhi gli si illuminarono contento di avere, finalmente, un vicino di stanza.
«Piacere» esordì porgendogli la mano con un po' troppa foga «Il mio nome è Zer Roh» disse cambiando rapidamente pronuncia e intonazione al nome, quasi dicesse "zero" «Ma puoi chiamarmi Zer». Sorrise sperando di non averlo intimorito.
 
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Ishi-kun
view post Posted on 15/5/2013, 19:36




Ah... Michael fissò la mano del ragazzo per qualche attimo, poi si ricordò di avere ancora il pigiama; così, imbarazzato, sbattè la porta e si cambiò in tutta fretta. Appena il tempo di sbattere le palpebre, ed era già pronto davanti alla porta. P-piacere, io sono Michael Howe disse balbettando per la timidezza. *Come aveva detto di chiamarsi? Zer. Sarà uno straniero* pensò mentre gli stringeva la mano. Michael non riusciva praticamente a muoversi tanto era rigido. Zer era uno dei pochi che aveva osato presentarsi a lui. Molti altri, quando era piccolo, lo lasciavano perdere. Agli occhi degli altri bambini era "quello strano" e andava evitato. Questo pensiero lo rese felice e triste allo stesso momento.
 
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ZerRoh
view post Posted on 17/5/2013, 13:27




Ora iniziava ad avere dei dubbi su quello che doveva fare. Trovava difficile interagire con gli esseri umani non conoscendo bene le loro abitudini, cosa potesse dare fastidio, cosa no, cosa era normale o cosa poteva essere frainteso.
Cosa poteva chiedergli? Pensò che sicuramente non poteva alzare i tacchi e tornarsene in camera sua, non avrebbe avuto alcun senso, neanche se stesse cercando di far conoscenza con un suo "simile". Alla fine, dopo averci pensato anche troppo, si lasciò andare e disse la prima cosa che gli venne in mente.
«Mh... sei arrivato ieri notte, vero?» Forse non bastava per iniziare una conversazione. O forse doveva essere meno invadente. Non aveva idea di cosa fare. Poi gli venne una specie di folgorazione e pensò di aver trovato la cosa migliore da dire.
«Ah... se ti serve una guida per la scuola puoi chiedere a me. La mia camera è proprio quella accanto alla tua»
 
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Ishi-kun
view post Posted on 24/6/2013, 15:48




Michael non faceva spesso amicizia, quindi non sapeva come comportarsi, tremava leggermente e si faceva scudo con la porta; nel caso il ragazzo non gli fosse andato a genio l'avrebbe richiusa e così tutto sarebbe finito lì. Senza farci caso rispose al vicino di stanza. Ah... non sapeva cosa dire. Pensò per un istante. *Non mi pare che sia una persona tanto malvagia. Altrimenti non sarebbe venuto a bussare alla mia porta chiedendomi di fare amicizia* Si, sono arrivato ieri, rispose. Ehm... hai detto che non ti dispiace farmi da guida, vero? In tal caso vorrei che mi facessi vedere un pò questo posto. Michael non tremava più.
 
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6 replies since 3/4/2013, 22:10   72 views
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